Architettura, Urbanistica e Design (1924-1973)

op. 72 – Arredamento della cucina e altri mobili per casa Bertolaia a Milano, 1932

opera 72

Arredamento della cucina e altri mobili per casa Bertolaia a Milano, 1932

op072 copertina

 

A quasi tre anni dalla progettazione della Cucina elettrica, cui era seguita solo la realizzazione di alcuni mobili per le cucine Sebock e Forti, questo arredamento offre a Bottoni l’opportunità di tornare a occuparsi in modo organico del tema della cucina: un compito che egli assume con interesse per l’occasione che questo ambiente, trascurato dai progettisti dei mobili «in stile», offre di interpretare le novità che vanno emergendo nei comportamenti. Si ritrovano qui mobili identici o simili a quelli esposti a Monza nel 1930: la sedia con il sedile che fa da contenitore e il tavolo «normalizzato». Quest’ultimo è concepito ergonomicamente come il banco di un attrezzista e, nella nuova versione, è reso ancora più funzionale dalla combinazione di cassetti diritti e ruotanti e dalla possibilità di moltiplicare i piani, con l’aggiunta di altri due destinati a specifiche lavorazioni. La sostituzione dello sgabello tondo e imbottito, adottato per Monza, con uno sgabello a forma di parallelepipedo è un piccolo sintomo dello scavo compiuto verso un’ulteriore semplificazione costruttiva. Alla massima semplicità sono improntati anche i nuovi mobili contenitori pensati come elementi modulari e coordinati. Nella credenza alta, le otto ante scorrevoli e gli otto cassetti compongono una trama di linee pulite che proseguono nella credenza bassa e si concludono nella parte curva di questa, rimarcata dai cassetti metallici con grandi maniglie, già usati per la cucina di Monza. Più discosto, un mobile alto per pentole si propone come parte coerente dell’insieme. L’unitarietà dell’arredo è ancora una volta rinsaldata dall’uso dei colori: il grigio azzurro della laccatura del legno, il nero del linoleum dei piani orizzontali, il bianco dei pomelli in galatite. Ne nasce un ambiente in cui rigore e serenità si fondono mostrando barlumi di una nuova bellezza. Di questa bellezza sono portatori anche gli armadi progettati per la stessa casa: anche qui l’orditura delle linee pure sa farsi ritmo rendendo leggeri volumi che solitamente affliggono con ingombrante pesantezza le camere da letto.

Giancarlo Consonni

In G. Consonni, L. Meneghetti, G. Tonon (a cura di) Piero Bottoni. Opera completa, Fabbri, Milano 1990, p. 202.

d. p. [A. Dal Pozzo], Moderni servizi della casa. Le cucine, in «Lidel», a. XVI, n. 6, giugno 1932, pp. 44-46.

Mobili razionali per cucina, in «Domus», a. V, n. 55, luglio 1932, p. 4.

M. A. [Albini], La casa moderna: cucine e guardarobe, in «Casa e lavoro», a. V, n. 1, gennaio 1933, pp. 6-9.

G. Palanti (a cura di), Mobili tipici moderni, Domus, Milano 1933, p. 2.

G. C. [Consonni], Arredamento della cucina e altri mobili per casa Bertolaia a Milano, 1932, in G. Consonni, L. Meneghetti, G. Tonon (a cura di), Piero Bottoni. Opera completa, Fabbri, Milano 1990, p. 202.

Bibliografia a cura di Giancarlo Consonni

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