op. 32 – Studio della facciata di una casa d’abitazione, 1929 ca.

opera 32

Studio della facciata di una casa d’abitazione, 1929 ca.

Scheda storico-critica

Nonostante gli strali lanciati nel 1927 contro l’architettura di facciata richiesta dal bando di concorso per una vasca da nuoto in vicinanza dell’Arena, a distanza di pochissimi anni la scarsità di offerte di lavoro porta il giovane Bottoni ad accettare da un ingegnere la proposta di progettare alcuni rifacimenti d’esterni. Nel 1929, come risulta dalla corrispondenza (in APB), Bottoni prende contatti con l’ing. Giovanni Gagliardi di Milano e studia per lui la sistemazione dei fronti di due edifici in via Quadronno e, con ogni probabilità, anche di altri, di cui uno in via Giovanni da Procida. In tutti i casi si tratta di case d’abitazione borghesi, nelle quali la ricerca di modernità non riesce e sicuramente non può andare oltre il rifiuto dell’eclettismo. Nonostante l’eliminazione di ogni apparato decorativo a eccezione del colore, quest’ultimo è infatti usato ancora a sottolineare un gioco di lesene. Ma il volto semplicissimo di queste facciate, nell’evocare la neoclassica discrezione della vecchia borghesia milanese, sembra volerle avvicinare alla dignitosa povertà delle nuove case economiche progettate da Griffini.

Graziella Tonon

In G. Consonni, L. Meneghetti, G. Tonon (a cura di) Piero Bottoni. Opera completa, Fabbri, Milano 1990, p. 164.

Bibliografia

G. T. [Tonon], Studi di facciata per case d’abitazione a Milano, 1929 ca., in G. Consonni, L. Meneghetti, G. Tonon (a cura di), Piero Bottoni. Opera completa, Fabbri, Milano 1990, p. 164.

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