Architettura, Urbanistica e Design (1924-1973)

op. 71 – Arredamento della camera da letto e dello studio in casa Davoli a Milano, 1932

opera 71

Arredamento della camera da letto e dello studio in casa Davoli a Milano, 1932

op071 copertina

 

Per Renzo Davoli, amico di famiglia, da poco laureato in medicina, Bottoni progetta l’arredamento della camera da letto e dello studio. Si tratta, come già per gli arredamenti Balducci e Dello Strologo di tre anni prima, di ambienti destinati alla vita di uno scapolo; ma, se in quelle prime esperienze aveva puntato sull’invenzione estrosa e sull’ironia, qui sembra rincorrere la nitidezza delle forme e una essenzialità cristallina. Per la camera da letto disegna un letto, due comodini e un doppio canterano, nei quali le linee pulite e pacate sono confermate dall’accostamento di elementi in metallo cromato alle morbide superfici di noce chiaro. Nella stanza destinata a studio, Bottoni punta invece sui legni laccati combinati con il linoleum e il vetro. Con il linoleum nero, impiegato nel ripiano superiore e nello zoccolo della scrivania e della libreria bassa, porta a compimento l’intenzione di ottenere stacchi nettissimi, già evidente nell’impiego sistematico del grigio verde e grigio viola per i piani verticali e del nero per i piani orizzontali; con il vetro introduce negli stessi mobili tocchi di trasparenza che producono l’effetto generale di una spazialità ottenuta per intersecazioni geometriche, come se i piani traessero origine da fili tesi nello spazio. In tal modo è possibile evitare che la scrivania troneggi nella stanza distruggendone l’unità: grazie anche al prolungarsi di un suo lato reso trasparente dai ripiani in vista dietro le ante scorrevoli di cristallo, essa può infatti presentare piani, linee e colori in stretta continuità con quelli delle due librerie-armadio disposte perpendicolarmente in un angolo. Il combinarsi dei neri orizzontali e dei grigi verticali è risolto con la sapienza compositiva che sa fondere le forme in ritmo. Così, grazie alla libreria-armadio bassa che compensa con lo slancio orizzontale la sua tensione verticale, l’armadio-libreria che occupa l’angolo a piena altezza può rendere partecipe tutta la stanza della sua elegante presenza; a sua volta la scrivania, raccogliendo e proseguendo le tensioni dei piani-colore, può consentire l’incessante dispiegarsi dei ritmi delle forme nello spazio e nel tempo; il colore giallo e grigio viola della tappezzeria, infine, chiama le pareti a una funzione di raccordo cromatico e di dissolvenza rispetto alla contrastata spigolosità dei piani perpendicolari.

Giancarlo Consonni

In G. Consonni, L. Meneghetti, G. Tonon (a cura di) Piero Bottoni. Opera completa, Fabbri, Milano 1990, p. 199.

Bellezza ed utilità nei mobili moderni, in «Domus», a. V, n. 60, dicembre 1932, pp. 740-741.

G. Palanti (a cura di), Mobili tipici moderni, Domus, Milano, 1933, pp. 7 e 61.

R. Aloi, L’arredamento moderno, Hoepli, Milano 1934, tav. 374.

G. C. [Consonni], Arredamento della camera da letto e dello studio in casa Davoli a Milano, 1932, in G. Consonni, L. Meneghetti, G. Tonon (a cura di), Piero Bottoni. Opera completa, Fabbri, Milano 1990, p. 199.

Bibliografia a cura di Giancarlo Consonni

1. Scheda per l’ordinativo degli elementi d’arredo con preventivi di spesa, agosto 1932. Manoscritto su copia eliografica, 1 c./1 p.

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