op. 30 – Studio di un grande albergo al mare, 1929 ca.

opera 30

Studio di un grande albergo al mare, 1929 ca.

Scheda storico-critica

Non esistono documenti che aiutino a datare gli schizzi del «Grande Albergo Pensione Amaranta». L’unica informazione sicura è l’evidente parentela con la Villa Latina. È probabile tuttavia che lo studio dell’albergo sia antecedente, o tutt’al più coevo, ma non successivo. Quella della Villa Latina è una immagine infatti troppo anomala rispetto alle tipologie consegnateci dalla storia. Si può cioè credibilmente pensare che senza questi schizzi studiati per un albergo in una località marina forse mai sarebbe venuto in mente a Bottoni di proporre una casa così proiettata nel paesaggio come è la Villa Latina e con una disposizione interna così poco razionale, con i suoi tre salotti, una cucina e due cucinette, sette camere da letto, cinque «turche» e due bagni e con quell’incredibile disponibilità di spazio per la hall. Al contrario la stessa soluzione architettonica, anche se nella pensione Amaranta è come raddoppiata, appare indubbiamente più idonea per rispondere alle esigenze di un grande complesso alberghiero posto in riva al mare. Sembrerebbe pertanto essere la Villa Latina a provenire dalla decantazione formale di questi schizzi e non viceversa, tantopiù che esistono elementi per dire che la pensione Amaranta è invece il risultato logico di una riflessione avviata da tempo da Bottoni sulla funzionalità delle forme in una tipologia alberghiera. Uno dei primi ritagli di giornale che compongono l’ampia raccolta di Bottoni sui temi dell’architettura moderna è del 1926 e ha come titolo L’albergo-tipo del Touring, un tema a cui i Bottoni presterà una costante attenzione negli anni successivi, come attestano fra l’altro due articoli da lui i scritti, uno nel 1936 su «L’albergo in Italia» e l’altro nel 1938 su «Edilizia Moderna». Un’altra testimonianza di questo interesse è il ritrovamento, fra gli schizzi allegati allo studio per un quartiere Ifacpm in viale Argonne del 1928 t ca., del disegno di una pianta d’albergo circolare, pensata per permettere a tutte le sue numerose stanze di prendere luce dall’esterno, eliminando nel contempo gli sprechi e gli svantaggi dei corridoi d’accesso solitamente lunghissimi e bui. Il grande volume pensione Amaranta, che pare iscritto nella pianta di un circo romano, può così essere letto come la risultante di un ragionamento che non procede linearmente da volumi cubici, come si potrebbe dedurre dalla successione degli schizzi. Piuttosto nel suo corpo sembrano avere trovato felice saldatura, quasi a volere eliminare le spigolosità dell’uno e il monumentalismo dell’altro, sia il cubo scavato dall’atrio delle prime ipotesi sia il cilindro più antico dell’albergo circolare.

Graziella Tonon

In G. Consonni, L. Meneghetti, G. Tonon (a cura di) Piero Bottoni. Opera completa, Fabbri, Milano 1990, pp. 162-163.

Bibliografia

G. T. [Tonon], Studio per un grande albergo al mare, 1929 ca., in G. Consonni, L. Meneghetti, G. Tonon (a cura di), Piero Bottoni. Opera completa, Fabbri, Milano 1990, p. 162.

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