Architettura, Urbanistica e Design (1924-1973)

op. 104 – Arredamento di casa Cicogna a Milano, 1934

opera 104

Arredamento di casa Cicogna a Milano, 1934

op104 copertina

 

Il progetto interessa tutti gli ambienti di questa ampia casa milanese, ma le soluzioni più organiche riguardano l’anticamera e il salotto. Nell’anticamera, che funge anche da sala d’aspetto per lo studio del dott. Cicogna, il fulcro dell’arredamento è un mobile basso in noce scuro a ripiani e sportelli che divide la stanza in due parti. Dal piano orizzontale del mobile si dipartono infatti, come inscritti in linee ideali, su un lato, un semplice divano a muro e, sull’altro lato, un attaccapanni inquadrato da una fascia, anch’essa in noce scuro, che continua verticalmente il piano superiore del mobile. L’attaccapanni, in lastre di alpacca e rame, si conclude in uno specchio angolare che, con il suo risvoltare, distingue la zona centrale dell’anticamera da quella prospiciente l’ampia apertura che conduce agli altri locali. In questa terza zona è collocato un divano che trae autonomia e personalità dall’accentuata simmetria e dal combinarsi delle linee semplici dei braccioli con le fasce bombate della spalliera. Nel salotto l’arredo risponde all’intento di creare un’ampia zona di quiete in una stanza dalle linee austere e fortemente connotata da ben cinque aperture. Collocata in posizione centrale, tale zona è definita dal fronteggiarsi di un pesante divano e di un divanetto, dal quale si diparte perpendicolarmente un mobile basso a scaffali fruibili sui due lati. A completare il senso di protezione sono disposti tre poltrone e due puff che, configurando delle soglie sul “sentiero” che attraversa per il lungo il locale, distinguono ancor più il cuore della stanza dalle due estremità complementari. Queste presenze definiscono anche una tensione verticale che accentua il senso di quiete dello spazio centrale; a ciò contribuisce l’accogliente profondità delle poltrone che si palesa dietro la forma cubica e che trae leggerezza dal prospetto “a fiore” dei braccioli. Mentre la lucentezza del legno di pero verniciato di verde scuro e nero è coerente con le linee essenziali del mobile basso già citato, dei tavolini, dell’armadietto-bar, del tavolo da gioco, delle sedie e del tavolino-vassoio, il velluto che ricopre i divani, le poltrone e i puff con la sua morbida invadenza fa da tramite tra il vecchio e il nuovo.

Giancarlo Consonni

In G. Consonni, L. Meneghetti, G. Tonon (a cura di) Piero Bottoni. Opera completa, Fabbri, Milano 1990, pp. 224-225.

Arredamenti in Italia, in “Domus”, a. IX, n. 92, agosto 1935, pp. 30-31.

G. C. [Consonni], Arredamento di casa Cicogna a Milano, 1934, in G. Consonni, L. Meneghetti, G. Tonon (a cura di), Piero Bottoni. Opera completa, Fabbri, Milano 1990, pp. 224-225.

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