Architettura, Urbanistica e Design (1924-1973)

op. 75 – Sistemazione e arredamento della farmacia della Cooperativa farmaceutica in via Bigli 28, angolo via Manzoni a Milano, 1932

opera 75

Sistemazione e arredamento della farmacia della Cooperativa farmaceutica in via Bigli 28, angolo via Manzoni a Milano, 1932

op075 copertina

 

È la prima realizzazione di Bottoni nel campo dell’arredo di un negozio e si può intuire perché alla mostra del Cirpac, che con Pollini egli organizza alla V Triennale di Milano del 1933, preferisca esporre quest’opera a fianco del suo progetto di casa collettiva invece dei suoi interni di abitazioni borghesi. Questi ultimi avrebbero infatti finito per contraddire il senso di svolta che nella tradizione della Triennale volevano rappresentare gli Elementi di case popolari e le Case per vacanza da lui realizzati, rispettivamente con Griffini e con Faludi e Griffini, per quella stessa edizione della manifestazione milanese. Ma c’è forse una ragione più sottile. Nel progettare gli interni delle abitazioni di agiati professionisti, Bottoni aveva mostrato un rapporto assolutamente autonomo, persino trasgressivo, rispetto a certa tendenza che vedeva gli esponenti del razionalismo ricorrere a un patrimonio di forme circoscritto, e ciò avrebbe rischiato di non essere fino in fondo compreso dagli stessi compagni di cordata. Così, invece che mostrare immagini di capolavori come l’interno di casa Contini a Ferrara, egli preferisce quest’opera, altrettanto casta ma tuttavia priva di quel tocco che trasformava quegli interni in architetture-poesia. Questo non significa che l’arredamento della farmacia di via Manzoni non sia un’opera di qualità: solo essa sembra accostarsi senza inquietudini con gli orientamenti stilistici ormai consolidati fra i razionalisti. Lo stesso studio approfondito del layout – dimostrativamente esibito come già nella Cucina elettrica – con l’attenzione alle applicazioni dell’organizzazione scientifica del lavoro, testimonia l’intenzione di aderire pienamente all’apparato ideologico che i Ciam vanno mettendo a punto dal 1928. A Bottoni, in ogni caso, non mancano le risorse per evitare sia le secche del funzionalismo esasperato sia l’appiattirsi sugli stilemi affioranti. La perfetta funzionalità dell’impianto di questa farmacia è sobriamente compenetrata in toni e ritmi fusi insieme da un sapiente spartito musicale. L’ambiente si segnala infatti come un riuscito amalgama fra materia e forma. Alla dominante e pacata presenza del legno di noce chiaro sono accostati i due tipi di cristalli con cui è realizzata la parte preponderante delle ante scorrevoli degli armadi: trasparenti dove questi hanno la funzione di vetrine espositive; di color verde mare negli altri casi. Ma il loro impiego non è solo una risposta a queste due esigenze. La trasparenza è infatti impiegata per mettere a nudo il taglio netto dei piani orizzontali, e per ottenere perentori effetti prospettici negli armadi che fanno da diaframma fra lo spazio della vendita e quello del laboratorio; a sua volta l’opalescenza degli altri cristalli può comporsi, sulla parete più lunga, con la calda opacità del legno in una delicata alternanza di superfici entro la rigorosa trama di linee verticali e orizzontali. La nitida sagoma del banco di vendita può infine intervenire a esaltare le differenze e la contemporanea unità del tratto. Coerente con l’insieme è anche l’essenziale serramento in ferro che inquadra le luci delle vetrine d’angolo e dell’ingresso su via Manzoni, spartite da due colonne preesistenti. Non meno felice è la soluzione adottata nella zona non visibile al pubblico dove il progettista è riuscito ad abolire «il retro», quella sensazione di squallore che solitamente alberga nelle parti di servizio nei negozi. Attorno al grande tavolo, lungo 280 cm, anche il laboratorio ha il carattere di un interno abitabile e questa continuità rende più confortevole l’intero ambiente: tutto ciò che si può pretendere da un architetto; il resto è un regalo della poesia.

Giancarlo Consonni

In G. Consonni, L. Meneghetti, G. Tonon (a cura di) Piero Bottoni. Opera completa, Fabbri, Milano 1990, pp. 203-204.

Negozio della Cooperativa farmaceutica in Milano, in «Rassegna di Architettura», a. VI, n. 12, dicembre 1933, pp. 528-530.

M. Labò (a cura di), L’architettura e l‘arredamento del negozio, Hoepli, Milano, 1936, p. 156-157.

Farmacia in Milano, in «Case d’oggi», a. XV, n. 12, dicembre 1936, p. 71.

G. C. [Consonni], Farmacia della Cooperativa farmaceutica in via Manzoni a Milano, 1932, in G. Consonni, L. Meneghetti, G. Tonon (a cura di), Piero Bottoni. Opera completa, Fabbri, Milano 1990, pp. 203-204.

Bibliografia a cura di Giancarlo Consonni

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