Architettura, Urbanistica e Design (1924-1973)

op. 76 – Progetto per l’illuminazione di gala del Parco Sempione a Milano per la V Triennale, 1932, con Giovanni Canesi e Antonio Cassi Ramelli

opera 76

Progetto per l’illuminazione di gala del Parco Sempione a Milano per la V Triennale, 1932, con Giovanni Canesi e Antonio Cassi Ramelli

op076 copertina

 

Assieme all’ingegner Canesi, direttore della rivista «L’Illuminazione Razionale», e all’architetto Cassi Ramelli, Bottoni nella primavera del 1932 è incaricato a titolo «onorifico» dal direttorio della V Triennale (Felice, Ponti e Sironi) di studiare sia l’illuminazione generale che quella «fantastica» del Parco Sempione in vista della manifestazione espositiva dell’anno successivo. L’invito a Bottoni nasce probabilmente in seguito a un articolo da lui scritto sul tema della creazione artistica attraverso il «plasticizzarsi» della luce, nel quale, documentandoli con sue fotografie, commentava esperimenti compiuti a Parigi in occasione della Mostra coloniale del 1931 (P.B., «Note sull’architettura della luce», in «L’Illuminazione Razionale», a. V, n. 1, gennaio 1932, pp. 6-11). Oltre all’illuminazione dei viali e dei monumenti (Castello e Arco della Pace), il piano concordato con il direttorio prevedeva di ottenere effetti scenografici e architetture di luce con l’impiego congiunto di tre artifici: a) la dislocazione di lunghe sagome ospitanti luci continue («serpenti luminosi») nella zona tra l’Arco della Pace e il Castello; h) l’illuminazione dal basso, mediante riflettori interrati, delle chiome degli alberi; c) l’uso di superfici di alluminio riflettenti, illuminate dal basso e sorrette a 80 metri d’altezza da palloni aerostatici fissati a terra. A quest’ultima e più spettacolare invenzione scenografica vengono dedicati puntigliosi calcoli; ma alla fine l’elevato costo fa propendere una soluzione più economica con superfici riflettenti sorrette da aste di legno lunghe 25 metri. Nonostante diversi esperimenti, nulla di tutto ciò verrà realizzato: in vista dell’apertura della Triennale si preferirà procedere alla sola illuminazione dei viali maggiori del parco con fitte teorie di lampioni a sfera sorretti da pali in cemento precompresso. Di fronte a questa scelta, forse più saggia, resta la curiosità sugli esiti complessivi di un progetto che possiamo solo conoscere per frammenti e che, secondo la rivista dell’Ufficio di propaganda per l’illuminazione razionale, si proponeva di «riempire il parco di mille festose scenografie» (L’Osservatore, L’illuminazione della V Triennale, ivi, a. VI, n. 6, p. 160).

Giancarlo Consonni

In G. Consonni, L. Meneghetti, G. Tonon (a cura di) Piero Bottoni. Opera completa, Fabbri, Milano 1990, p. 198.

G. C. [Consonni], Progetto per l’illuminazione di gala del Parco Sempione a Milano per la V Triennale, 1932 […], in G. Consonni, L. Meneghetti, G. Tonon (a cura di), Piero Bottoni. Opera completa, Fabbri, Milano 1990, p. 198.

Apparecchio sospeso illuminante, note – calcoli. Manoscritto con schizzi su carte di diversa natura, 11 cc./14 pp.

PARAGRAFI

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