op 156 Progetto della tomba Garlaschi, 1937 (realizzazione incerta)

opera 156

Progetto della tomba Garlaschi, 1937 (realizzazione incerta)

op156 copertina

Un angelo, realisticamente raffigurato, scende dal piedistallo e si posa, come a rompere le certezze razionali degli uomini, tra due nude e squadrate superfici. Potrebbe essere un’eresia per un razionalista convinto e impegnato quale è in questi anni Piero Bottoni. Ma più che il segno di una contraddizione, questa tomba è la testimonianza di una complessità: dell’uomo e dell’architettura. Questa piccola opera sembra volerci ricordare che l’architetto – ciò vale per un’intera generazione – coltiva tutte le arti, con la consapevolezza però che, come sosteneva Adolf Loos, l’artista può essere al servizio solo di se stesso, mentre l’architetto deve esserlo della società, cosicché “soltanto una piccolissima parte dell’architettura appartiene all’arte: il sepolcro e il monumento”.

Graziella Tonon

In G. Consonni, L. Meneghetti, G. Tonon (a cura di) Piero Bottoni. Opera completa, Fabbri, Milano 1990, p. 264.

Archivio Piero Bottoni

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